giovedì 9 ottobre 2014

Acqua è anche un problema di sovranità

Care/i,
segnalo un'interessante notizia.
Mons. Luis Infanti Della Mora, vescovo della regione dell'Aysen nella Patagonia cilena, ha ricevuto il “Premio Unesco per il Programma Idrologico Internazionale 2014” per il suo contributo alla protezione delle acque soprattutto quelle su cui insisteva il progetto di Enel di costruzione delle dighe sul fiume Pascua e Baker
(Paolo Corsetti)

Per l'occasione, nel complimentarsi per il tangibile riconoscimento dovuto agli sforzi pastorali e civili del vescovo, la redazione di [NSDT] ripropone la registrazione audio originale dell'incontro tenutosi a Pinerolo nel maggio del 2011, durante la campagna referendaria sui Beni Comuni.

------------------------

- Premiato il Vicario apostolico di Aysen: “l’acqua è anche un problema di sovranità”

Aysen (Agenzia Fides) – Il Vicario apostolico di Aysén, Sua Ecc. Mons. Luis Infanti Della Mora, ha ricevuto un importante riconoscimento per il suo contributo alla protezione delle acque da parte del Comitato Cileno per il Programma Idrologico Internazionale dell'UNESCO (CONAPHI Cile).
Secondo la nota inviata all’Agenzia Fides da una fonte locale, la motivazione del “Premio Unesco per il Programma Idrologico Internazionale 2014”, che è stato consegnato al Vescovo il 2 ottobre da Isabel Allende, rappresentante del Senato, nella sede del Congresso, trae origine dalla Lettera pastorale pubblicata da Mons. Infanti nel 2008 con il titolo “Dacci oggi la nostra acqua quotidiana”. Il Presule affermava: “siamo in un momento storico in cui ci viene data l'opportunità di un profondo cambiamento culturale, per far rivivere la vita del nostro pianeta”, ed invitava a riflettere sul valore dell'acqua come elemento vitale per l'umanità. Ieri, parlando a Radio Universidad de Chile, Mons. Infanti ha ricordato che ormai “è già passato un bel po’ di tempo da quell'epoca” e purtroppo non ci sono stati grandi cambiamenti, tranne l’annuncio di modificare il Codice dell'acqua e riconoscere l'acqua come un diritto fondamentale dell'uomo.
“Questo è stato un barlume di speranza, ma la luce è ancora molto nascosta” ha detto il Vescovo parlando alla radio, ed ha aggiunto: "Non vorrei che questo ritardo, già abbastanza significativo, sia il risultato di pressioni, di lobby, di coloro che hanno il potere dell'acqua e sono i proprietari dell'acqua in Cile, perché chi ha il potere dell'acqua, ha più potere di quelli che detengono il business del petrolio". Per Mons. Infanti la proprietà dell'acqua è anche una questione di sovranità, come ha ripetuto diverse volte, citando il caso di Aysén, dove il 96 per cento delle acque della zona è di proprietà della società italiana Enel.  (Agenzia Fides, 03/10/2014)


--

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.