martedì 8 gennaio 2013

Bilancio dell'Anno: stiamo andando di male in peggio

di Leonardo Boff
(traduzione: Antonio Lupo)

La realtà mondiale è complessa. É impossibile fare un unico bilancio.
Tenterò di farne uno relativo alla macro-realtà e un altro alla micro.
Se consideriamo il modo in cui i padroni del Potere stanno affrontando la crisi sistemica del nostro tipo di civilizzazione, organizzata nello sfruttamento illimitato della natura, nell'accumulazione anch'essa illimitata e in una conseguente creazione di una doppia ingiustizia: quella sociale, con le perverse disuguaglianze a livello mondiale, e quella ecologica, con la destrutturazione della rete della vita che garantisce la nostra sopravvivenza, e se prendiamo anche come punto di riferimento la COP 18 sul riscaldamento globale, realizzata alla fine di questo anno a Doha in Qatar, possiamo dire, senza esagezione: stiamo andando di male in peggio.
Proseguendo su questa strada, ci troveremo di fronte, e non manca molto, a un “Abisso Ecologico”. Finora non si sono prese le misure necessarie per cambiare il corso delle cose.
La economia speculativa continua a proliferare , i mercati sono sempre più competitivi, che equivale a dire sempre meno regolati, e l'allarme ecologico, rappresentato nel riscaldamento globale, viene posto praticamente di lato.
A Doha è mancato solo che si desse l'estrema unzione al Trattato di Kyoto.
E per ironia nella prima pagina del documento finale, che nulla ha risolto, rimandando tutto al 2015, è scritto:”il cambiamento climatico rappresenta una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile per le società umane e per il pianeta e questo problema deve essere affrontato urgentemente da tutti i paesi”.
E non lo si sta affrontando. Come ai tempi di Noé, continuiamo a mangiare, bere e apparecchiare le tavole del Titanic che sta affondando, ascoltando musica per di più.
La Casa sta prendendo fuoco e mentiamo agli altri dicendo che non è niente.
Ho due motivi per arrivare a questa conclusione realista che sembra pessimista.
Voglio dire con José Saramago: ”non sono pessimista; é la reltà che é pessima; io sono realista”.
Il primo motivo è la falsa premessa che sostiene e alimenta la crisi: l'obbiettivo è la crescita materiale illimitata (l'aumento del PIL), realizzato sulla base dell'energia fossile e con il flusso totalmente libero dei capitali, specialmente quelli speculativi.
Questa premessa è presente nei programmi di tutti i paesi, compreso quello del Brasile.
La falsità di questa premess sta nel fatto che non tiene per nulla in considerazione i limiti del sistema-Terra. Un Pianeta limitato non sopporta progetti illimitati, che non possiedono sostenibilità.
Aliás, si evita la parola sostenibilità che proviene dalla scienze della vita; la vita é non-lineare, è organizzata in reti di interdipendenza di tutti con tutti, reti che mantengono attivi i fattori che garantiscono il perpetuarsi della vita e della nostra civilizzazione.
Si preferisce parlare di sviluppo sostenibile, senza tener conto che si tratta di un concetto contradditorio perchè é lineare, sempre crescente, che suppone il dominio della natura e la rottura dell'equilibrio ecosistemico.
Non si arriva ad alcun accordo sul clima perchè le potenti multinazionali del petrolio influenzano politicamente i governi e boicottano qualsiasi misura che faccia dimunuire i loro lucri e per questo non appoggiano le energie alternative.
Cercano soltanto di aumentare ogni anno il PIL.
Questo modello è rifiutato dai fatti: non funziona più né nei paesi centrali, come dimostra la crisi attuale, né in quelli periferici.
O si trova un altro tipo di crescita che sia essenziale per il sistema-vita, ma che per noi deve rispettare la capacità della Terra e i ritmi della natura, o incontreremo l'innominabile.
Il secondo motivo, per il quale mi sto battendo da oltre 30 anni, è più di ordine filiosofico.
Esso implica conseguenze paradigmatiche: il riscatto dell'intelligenza cordiale o emozionale per equilibrare il potere distruttore della ragione strumentale, sequestrata da secoli dal processo produttivo accumulatore.
Come ci dice il filosofo francese Patrick Viveret “ la ragione strumentale senza l'intelligenza emozionale ci può portare perfettamente alle peggiori barbarie”(Por uma sobriedade feliz, Quarteto 2012, 41); basta considerare il ridisegno dell'umanità , progettato da Himmler e che culminò nella shoah, nella eliminzioni di zingari e deficienti.
Se non incorporiaro l'intelligenzia emozionale alla ragione strumentale-analitica, non sentiremo mai il grido degli affamati, il gemito della Madre Terra, il dolore delle foreste abbattute e la devastazione attuale della biodiversità, nell'ordine di quasi centomila specie all'anno (E.Wilson).
Con la sostenibilità deve venire la cura, il rispetto e l'amore per tutto quello che esiste e che vive. Senza questa rivoluzione della mente e del cuore andremo, si, di male in peggio.

Vedi il mio libro: Proteger a Terra-cuidar da vida: como escapar do fim do mundo, Record 2010 (Trad. Proteggere la Terra-aver cura della vita: come evitare la fine del mondo).

1 commento:

  1. I Sem Terra ed i pirla delle Associazioni
    -----------------------------------------
    Il "Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra" in Brasile auspica una riforma agraria e difende le piccole realtà contadine dalle grandi concentrazioni terriere e dai megaprogetti nonché da una generale emarginazione sociale ed impotenza politica. Continuando così le cose è probabile che questo Movimento sia destinato a raccogliere presto adesioni e simpatie in tutto il mondo. Perché in questo momento in tutto il mondo gli ambientalisti stanno rafforzando le misure affinché venga impedito agli esseri umani di vivere sulla terra.
    Partendo da una più che giusta necessità di fermare l'eccessivo uso del territorio, gli ambientalisti insieme alle innumerevoli associazioni parapolitiche, spuntate abbondanti come funghi porconi dopo la crisi dei partiti, sono però incapaci sia di informare le popolazioni dell'origine demografica di quell'iper-economia che sta distruggendo il mondo sia di distinguere il massiccio attacco alla natura attuato da enti ed imprese dal ben più mite, anzi quasi sempre proprio amorevole e delicato, insediamento di esseri umani sul territorio.
    Pensate: sulla Terra stiamo arrivando ad essere sette miliardi. E qualche altro miliardo di umani sta per spuntar fuori. Ora voi che fareste? Di fronte ad una simile situazione, di fronte alle enormi difficoltà che tanti e sempre più nostri conTerranei incontreranno per sistemarsi da qualche parte a vivere, voi generosamente, nobilmente, premurosamente non direste loro: "prego, accomodatevi, è un piacere avervi vicino e vedervi felici"? Oppure chiudereste loro le porte, sbattendogliele pure in faccia, come da tempo fanno gli ambientalisti?
    Già da tempo la terra della povera gente delle nostre campagne e montagne è stata semi-espropriata da Parchi e Riserve, usando pure una particolare perfidia: è stata lasciata loro una proprietà fittizia che li costringe a pagare le tasse su terre di cui non possono disporre che marginalmente. Figuratevi che se dei ragazzi vogliono montare una tenda per un campeggio su queste terre non devono chiedere il permesso ai legittimi proprietari ma a quegli statali armati di pistoloni che vi girano sopra coi jeepponi!
    Oltre a ciò agli esseri umani è stato imposto una generale proibizione di vivere sulla terra a meno che dispongano di una Partita Iva! Sarebbe a dire che se si intende commercializzare la terra ci si può vivere, se la si vuole amare e viverci insieme senza sfruttarla massicciamente no. Si tratta di un vero e proprio crimine contro l'umanità. Questa non viene solo impoverita ma letteralmente ridotta in schiavitù poiché senza uno spazio proprio la persona non può che dipendere dai soliti ricchi e potenti. Date un'occhiata a questa fresca ed olezzante notizia:
    http://www.repubblica.it/economia/2010/07/11/news/silenzio-assenso_per_chi_vuole_costruire_azzerate_le_autorizzazioni_ambientali-5508437/

    Da pirla a persone assennate: non è mica impossibile. Secondo me ce la potete fare.

    Danilo D'Antonio
    I Sem Terra ed i pirla delle Associazioni
    http://www.hyperlinker.com/change/sem_terra.htm

    Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra:
    http://pt.wikipedia.org/wiki/Movimento_dos_Trabalhadores_Rurais_Sem_Terra

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.